“Immagina di poter prendere l’uomo
e di rovesciarlo come un guanto.
Non rimarrebbe così come lo vediamo ora;
si espanderebbe fino a diventare l’Universo”
Rudolf Steiner
Tutti noi possiamo osservare che siamo fatti di un corpo “fisico” composto da muscoli, ossa, legamenti, etc…Minerale potremmo ben dire; un corpo che quando privo di vita, molto rapidamente inizia la sua disgregazione.
Gli elementi che lo compongono sono gli stessi del regno minerale, che come ben sappiamo non può modificare se stesso se non a causa di forze esterne, come una frana, un terremoto, uno scavo di una cava.
Il minerale dunque, a meno che non ci siano interventi esterni non si muove dal suo stato.
Come è dunque possibile che noi siamo fatti dello stesso materiale delle pietre ma i nostri minerali vivono e sono operativi nel nostro corpo se “di loro” non hanno la capacità di farlo?
Ebbene, tutto ciò può avvenire perché esiste una “forza” che eleva letteralmente questi minerali e permette loro di prendere vita e costituire un corpo che si muove da solo e che mantiene la sua forma, grazie ad una forza che “eleva” quelle sue componenti minerali che sono i costituenti di ogni tessuto.
Se questa forza non ci fosse, il corpo morirebbe all’istante ed inizierebbe la sua decomposizione restituendo ai minerali la loro caratteristica di non vita.
Questa forza che permea tutti i corpi fisici vitali (piante, animali, uomini), si esplica in tutto il corpo ed è ciò che qualcuno chiama “corpo energetico”.
Nello yoga si chiama Prāṇā, in Medicina Cinese Chi o Qi, e in Antroposofia Eterico.
Ciascuno di noi ha un quantitativo di questa forza in dotazione per la vita che ha e questo determina la durata della propria vita. Non è possibile aumentare questo gruzzolo, ma possiamo certamente consumarlo più rapidamente o al contrario preservarlo al massimo.
Le tecniche del Prāṇāyāma che useremo avranno il solo scopo di aiutarci a preservare e distribuire al meglio nel nostro corpo questo preziosissimo tesoro.