É la spinta interiore all’azione, al fare. Tapas rende possibile l’impossibile.
La determinazione volitiva a perseguire il cammino di conoscenza.
Tapas significa calore: il calore creato dallo sforzo (lo sforzo infatti genera calore) della determinazione. Il calore della determinazione, della presenza, dell’atto volitivo che purifica i vortici automatici delle brame, degli istinti, degli impulsi incontrollati, le vrtti.
Nulla si ottiene senza dedizione, sforzo, concentrazione.
Tapas è definito dal Manu come “la concentrazione di tutte le nostre facoltà, ed è considerato come la maggiore di tutte le virtù, in quanto è l’essenza stessa di esse”.
La locuzione latina “nihil difficile volenti” significa letteralmente: “nulla è arduo per colui che vuole”. È il nostro “volere è potere”.
Tapas viene da “t+apas”dove la T indica la luce e significa “atto sacro”
“ap” significa “acqua” intesa come atto purificatorio.
Tapasallora è la luce che deriva da un atto sacro, da un sacro fare, da qui anche la parola sacri-ficio.
Tapas dunque è il sacro fare, un fare legato alla dedizione, all’impegno, alla volontà che così diventa un agire sacro. Tapas è lo sforzo del controllodel pensiero, delle azioni, della parola, dei giudizi. L’esercizio del testimone. Il tapas non solo conduce alla cessazione delle pene della vita causate dall’anima rivolta ai sensi, ma permette anche lo svilupparsi di poteri superiori in grado di percepire il mondo spirituale, le Siddhi.
Principio di reciprocità
Portare sempre nella pratica un sacro agire:
“Giusta attenzione al respiro, sana ed equilibrata alimentazione, rispetto dell’ambiente e della vita di tutti gli esseri, pratica assidua della meditazione”.
Questo porta la distruzione dei pensieri sparsi che colonizzano la mente.
“Urge l’azione interiore, la più pratica, la più volitiva, proprio per fraternità e generosità, per offerta di sacrificio. Ma occorre tutta la forza, la capacità di superare ogni disinganno. Sono ore di intenso lavoro interiore, di barriere da superare, di nodi da sciogliere. …Con questo risorgere ho la misura esatta dei valori terrestri e di ciò che veramente merita essere voluto e affermato sino in fondo, oltre tutto. Questo è decisivo per l’assunzione delle forze: quelle che vengono donate dal Mondo Spirituale se si è veramente indipendenti dagli attaccamenti terrestri: onde non sia fatto un uso non giusto di esse.”
Massimo Scaligero (antroposofo)