Capita spesso che quando qualcuno venga a sapere che sono insegnante di Yoga mi venga chiesto “che yoga faccio”.
Questa domanda non andrebbe fatta perché “lo Yoga è uno solo”, è antichissimo ed è quello tradizionale chiamato Raja Yoga o lo Yoga codificato da Patanjali anche se questa codificazione risale all’incirca al V secolo d.C.
La risposta attesa a quella domanda si riferisce a che tipo di “yoga da tappetino” visto che siamo immersi in un florilegio di fantasiosi sedicenti stili di yoga di matrice americana che sta cancellando da decenni il senso esoterico dello Yoga per trasformarlo in una pratica fitness.
Lo Yoga è invece una “soteriologia” ovvero una via evolutiva salvifica della manifestazione umana, che affonda le radici nella conoscenza esoterica di almeno 10 mila anni fa e successivamente trova nella filosofia induista la sua sistematizzazione. Esso dunque con le aberrazioni mat Americane non ha nulla a che fare.
Senza entrare qui nello specifico (ma lo facciamo in qualche articolo) aggiungiamo che esso è uno dei “6 Darshana” ovvero “punti di vista metafisici” scaturiti dalla visione sovrasensibile dei Vedā e del Vedānta e come tale è, come detto nelle altre pagine di presentazione dello Yoga di questa sezione del menù, un sistema di accompagnamento della vita di tutti i giorni avente una valenza universale ovvero indipendente da culture, credenze religiose, etnie.