Salve, io sono, vengo da, ho studiato x, sono master di…
Non è così che ci si presenta?
Ma ‘io sono’, cosa… L’uomo non è qualcosa che si possa definire, l’uomo è certo la Corona della Creazione ma diviene tale, e dunque sé stesso, solo nello scorrere di ogni istante della sua vita e di quelle passate e la sua crescita non avviene per automatismo e nemmeno per caso o per grazia ricevuta. Avviene per forza dello Spirito che è, e che vive in lui.
Più che dare definizioni di noi o narrare il nostro curriculum alla prima occasione buona facendo anche bella mostra di se, sono invece convinta che di noi parlano i nostri pensieri e come li esprimiamo, il nostro sentire e come lo manifestiamo, il nostro agire ed i suoi effetti che sono il frutto dei primi due e che sono il frutto della nostra storia che affonda le sue radici nella notte del tempo. Per cui alle presentazioni, normalmente mi sottraggo.
E non mi presenterò dunque qui né a parole né con, foto, video, fuochi, fiamme e cotillon come oramai è prassi diffusa. Tantomeno fingerò una vita straordinaria o tanta saggezza magari con qualche parolone, per fare colpo su di voi.
Il mio nome è Christina. Non occorre altro e non c’è una categoria che possa essere così ampia da racchiudere il mio “chi sono”.
E, se mi infilassi in qualche categoria, oltre ad aver perso la libertà di divenire e dunque di essere ancora ed ancora, avrei dato una immagine di me così poco vera…
Così, di seguito, troverete solo qualche pennellata di pensieri. Per il resto, ci conosceremo, se karma vorrà, guardandoci negli occhi e nelle pagine di questo spazio.
Sono arrivata allo Yoga chiamata dalle mie domande. Cercavano cause e spiegazioni del flusso degli eventi. Il caso non mi bastava come spiegazione. Nelle costruzioni sociali del mio ambiente non c’erano risposte, trovavo solo molta aria fritta.
Sentivo che una ‘Verità’ esiste e che, in quanto tale, poteva solo essere una. Ma quella Verità non si poteva esaurire solo nel visibile perché quel visibile rimandava sempre le stesse risposte ed era perdentemente inaffidabile.
Ben prima che arrivasse Matrix, intuivo che la realtà, quella realtà ove tutti siamo immersi, era così inaffidabile, flebile, inconsistente e non poteva mostrarmi alcuna Verità ma solo i suoi innumerevoli quanto relativi e frammentati punti di vista. Tutti potevano e volevano aver ragione. Possibile? Opinioni, chiacchiere, ripiani sterminati delle librerie che amavo frequentare. Erano li le risposte? É come potevo sapere se erano quelle giuste’? Qualcosa mi sfuggiva.
Così ho iniziato a cercare altrove e quando ci si fanno domande sul senso delle cose, normalmente è verso Oriente che si dirige l’anima.
É accaduto più o meno a tutti coloro che trovano insufficienti le spiegazioni dell’inspiegabile di incamminarsi, non solo metaforicamente, sulla via dell’Oriente.
Ed allora, siccome se chiedi ti sarà dato, le risposte sono iniziate ad arrivare negli incontri, negli eventi, nei pensieri e nelle parole. Tutto diventava un delicato e sottile lavoro di disvelamento di ciò che si nasconde dietro l’apparenza che diveniva segno e simbolo delle risposte che stavo cercando.
Così tra i segni, arrivò lo Yoga e cosi arrivò l’Antroposofia.
Ma non bastava fossero arrivate, andavano studiate, comprese, trasformate in realtà vivente. Ed allora mi sono certo in primo luogo affidata e tuffata nello studio. Shankara, Patanjali, Baghavad Gita,,Yogananda, Krishnamurti, Chidananda, Sivananda e poi l’approdo finale al Maestro dei nuovi tempi, Rudolf Steiner.
Un nome che probabilmente a molti che frequentano l’ambiente dello yoga, non dirà nulla. Ed è corretto perché Rudolf Steiner non era uno Yogi. Era un iniziato del livello di un boshisatwa. Ma non era orientale, era austriaco ed è stato tra noi in vita, nella sua ultima incarnazione, tra il 1861 ed il 1925.
Lo studio non finisce mai ma ho tentato sempre di farlo diventare vita vivente, non solo splendida teoria ove rifugiarsi.
Così, un giorno, mentre ero a lezione dalla mia maestra Olga, sento nascere l’anelito a fare lo stesso. Trasmettere lo yoga, ‘restituire’ ciò che avevo ricevuto. E così è iniziata la mia strada formativa e dopo il diploma, la pratica di insegnante e poi umile divulgatrice di questi che sono contenuti senza età, senza tempo, senza opinioni.
Contenuti di cui si percepisce la ‘verità’ anche senza averne approfondito lo studio che però non deve mai mancare.
Questo è lo Spirito dei miei pensieri, del mio sentire e del conseguente agire ed è l’essenza dei miei corsi e dis-corsi, sempre in divenire. Questo dunque ciò che ‘mi presenta’ e mi sembra più che sufficiente per cui mi fermo qui.
Aggiungo solo che mi sono diplomata Insegnante dopo una pratica di 10 anni come allieva e che il corso che ho frequentato è stato il triennale della Federazione Italiana Yoga
Ad oggi, 2024, sono 18 anni che lo yoga accompagna la mia vita.
Ma, come accennato sopra, sostiene imprescindibilmente la mia ricerca ed il mio cammino lo studio, e speriamo anche la pratica nella vita, dell’Antroposofia o Scienza dello Spirito portata al mondo dall’ultimo dei Maestri ed attualmente il più grande di essi: Rudolf Steiner.
E nella scia di quella stella che è l’Antroposofia, è parte del mio cammino la pratica della Pedagogia Curativa.
Federazione Italiana Yoga – Pedagogia Curativa Antroposofica