Telefono

+393493950399

Email

info@laviadelloyoga.eu

Orari di apertura

Īśvara Pranidhana
Īśvara è un termine della filosofia indiana che significa “Signore”, “Dio” o “Essere Supremo”; deriva dalla radice sanscrita īś che significa “controllare”“governare” o “comandare”. Īśvara è quindi il Signore Supremo o l’Essere che controlla tutto, spesso inteso come Dio personale.

Nella filosofia del Raja Yoga di Patanjali, lo Yoga della tradizioneĪśvara è un Puruṣa speciale (Spirito Supremo) che:

  • È libero dal karma e dalle sofferenze.
  • Non è soggetto a nascita, morte o modificazione.
  • È considerato il Maestro eterno (Guru) e l’oggetto della devozione (Īśvara praṇidhāna, la resa al Signore).

Pranidhana (in sanscrito: प्रणिधान) è un termine che deriva dalle radici sanscrite “pra” (intensivo, avanti) e “nidhā”(mettere, posizionare, dedicare). Letteralmente significa “dedicare”, “offrire” o “arrendersi” con totale intenzione e devozione. Nella pratica spirituale e nella filosofia indiana, “pranidhana” assume significati diversi ma sempre legati all’idea di resa consapevole o dedizione totale a un obiettivo superiore, “ricordarsi di rimanere in contatto con l’essenza”.

Dunque Īśvara Pranidhana è la resa, la dedizione, l’offerta allo Spirito.

Per Patanjali, Īśvara Pranidhana è un potente strumento con cui sciogliere le agitazioni della mente, quindi è un mezzo raggiungere lo stato unificato di yoga: Samâdhi. Perché Īśvara Pranidhana sposta il punto di vista della coscienza dall’osservazione attraverso le strette prospettive di un’anima dedita a se stessa ed ai capricci dell’ego, al sacro, allo spirito.
BKS Iyengar afferma nel suo Commento sugli Yoga Sutra, “Attraverso la resa l’ego dell’aspirante viene cancellato, e la grazia si riversa su di lui come una pioggia torrenziale“.

Per praticare Īśvara Pranidhana, dobbiamo in primo luogo cominciare a ritrovare, riascoltare, ripercepire la nostra intima connessione, spesso perduta, con il soprasensibile. Ognuno di noi ha un qualche rapporto con il mondo spirituale. Il rivolgimento allo spirito può assumere varie forme. Può essere la venerazione diretta di concetti del sacro ma anche una forma apparentemente più astratta come quella di un musicista che coglie la luce del divino nella sua musica, di un contadino nella natura, uno scultore nelle figure che nascono dalle sue mani…
Nello Yoga, Īśvara è inteso come espresso attraverso tutte le forme, e quindi è spesso rappresentato come la sillaba sacra Om, come Logos o pura ed archetipica vibrazione del Pensiero creatore.

Negli Yoga Sutra, Patanjali si riferisce a questa presenza interiore di Īśvara come il nostro primo insegnante (I.26). Attraverso l’ascolto intimo di questa voce dentro di noi, cominciamo ad avere un rapporto con la guida interiore in tutti gli aspetti della nostra vita. Il nostro Sé Superiore.
Quando pensiamo ai nostri primi e più importanti maestri, tra cui i genitori, se siamo stati fortunati possiamo vedere che erano sempre lì per mostrarci in mille piccoli modi, quando eravamo sulla strada giusta o quando rischiavamo di vagare o perderci fuori dal nostro percorso.
L’esperienza del maestro interiore deve essere la stessa. Entrare in sintonia con questo maestro interiore, permettergli di crescere, farlo diventare la guida sempre attenta dei nostri pensieri, parole, azioni.

Lo spirito di offerta

Ogni azione può essere supportata da questa pratica. Una semplice attività come cucinare o un colloquio, un impegno, si trovano nel regno di Īśvara Pranidhana se si vivono quei momenti come sacri atti della vita. Per gli occidentali Īśvara Pranidhana può richiedere un po’ di attenzione in più rispetto ad un orientale tuttavia chiunque, indipendentemente dall’orientamento spirituale, può praticare Īśvara Pranidhana.

Proviamo a spostare il punto di vista di fronte alle difficoltà della vita e viverle come avvenimenti necessari all’evoluzione della nostra coscienza.

La pratica yoga e la meditazione sono uno “spazio sicuro” in cui è possibile provare la strada di Īśvara Pranidhana.

Ascolto interiore, quiete, canto o recitazione di un mantra, visualizzazione sono tutti modi di iniziare Īśvara Pranidhana.

Surya Namaskar – il Saluto al Sole – può essere un ulteriore metodo per praticare Īśvara Pranidhana. Nelle sue origini la pratica era infatti una preghiera in movimento, in cui in e ad ogni respiro l’energia dello yogi si offriva al sole.
Nella pratica del Saluto al Sole, riconoscere segnali di tensione ci indica che la connessione con Īśvara Pranidhana sta diminuendo. Īśvara Pranidhana collega ogni azione alla sua fonte sacra, Krishnamacharya si dice che lo abbia descritto come la più importante pratica yoga per il Kali Yuga in cui viviamo, un’”età del ferro”, in cui tutta l’umanità è caduta dalla grazia.

Articoli consigliati