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IL SONNO UMANO

“Per la coscienza ordinaria tutto ciò che avviene per l’anima umana nello stato di SONNO, rimane realmente qualcosa di incosciente.
Non bisogna però credere che le
esperienze dell’anima durante il sonno siano meno importanti, meno decisive delle esperienze fatte nella coscienza di veglia.
Anche se rimangono inconsce, esse sono ugualmente reali e i loro effetti si proiettano entro la vita diurna di veglia.

Prima tappa della vita di sonno
Appena l’uomo cade nello stato di sonno egli penetra in un’esperienza interiore indifferenziata, in certo senso indistinta.
L’anima si sente quasi ampliata in una nebbia estesamente diffusa e a questo stato si mescola una indeterminata nostalgia di riposare in Dio.

In questo stato che si presenta per primo dopo l’addormentarsi, possono intervenire dei sogni: sogni che sono
– immagini simboliche di esperienze esteriori,
– o ricordi,
– o immagini simboliche di condizioni corporee e così via;
– ma anche sogni in cui possono mescolarsi certi fatti reali del mondo spirituale,
senza che il sognatore, se dotato soltanto della coscienza ordinaria, possa acquistare una chiara conoscenza del loro vero contenuto.
I sogni costituiscono una specie di velo della verità pura.

Seconda tappa della vita di sonno
Nella seconda tappa della vita di sonno si manifesta però anche qualcosa d’altro oltre all’esperienza di espansione cosmica.
L’anima fa un’esperienza ben distinta di tutti i rapporti da lei avuti con anime umane durante tutte le sue vite terrene passate.

Nella nostra interiorità noi conserviamo infatti i “segni” di tutti i rapporti che abbiamo avuto con anime umane delle passate vite terrene: tali rapporti emergono ora in forma di immagini davanti all’anima.
Anche se inconsciamente, l’anima sperimenta in modo reale, tutto quanto ha avuto a che fare, nel bene e nel male, con altri uomini.
Inoltre, essa sperimenta il divenire dei suoi rapporti con entità spirituali che dimorano nel cosmo senza vivere mai in un corpo fisico, cioè entità che conducono sempre un’esistenza soprasensibile.
L’anima umana si immerge dunque, durante in sonno, in una fitta rete di rapporti con altre anime umane con le quali era stata connessa nel passato. Tali rapporti riappaiono e così pure riappare tutto ciò che sussiste come effetto del bene o del male che si è fatto ad altri.
In breve, durante questa fase del sonno, si mostra all’anima ciò che è diventato destino umano, ciò che un’antica filosofia ha denominato karma. Osservando tali rapporti, ci si rivela l’evoluzione attraverso le ripetute vite terrene.
Si percepisce un certo rapporto che indirizza verso una data vita terrena, un altro che indirizza verso un’altra vita terrena e così via.

Tali esperienze fatte dall’anima durante il sonno agiscono nella coscienza diurna, nel senso che lo stato d’anima generale che domina nell’uomo durante il giorno come un oscuro sentimento di sé, dipende di quanto si è vissuto in quella tappa della vita di sonno.
Se ci sentiamo felici o infelici, se ci sentiamo freschi o fiacchi, dipende in larga misura da ciò che abbiamo sperimentato durante il sonno, nelle condizioni indicate.

Terza tappa della vita di sonno
La terza tappa della vita di sonno profondo è caratterizzata dal fatto che l’esperienza del cosmo planetario, trapassa gradualmente in un’esperienza del mondo delle stelle fisse: nella vita interiore dell’anima si sperimenta allora una specie di riproduzione del mondo delle stelle fisse.

Nella terza tappa dello stato di sonno l’anima vive in mezzo a queste entità spirituali delle stelle: essa sente immagini riprodotte delle costellazioni, vale a dire, i rapporti esistenti fra le attività delle diverse entità spirituali delle stelle.

Così dunque durante il sonno l’anima vive libera dal corpo fisico e dall’eterico, tanto libera da averli davanti a sé come oggetti, come di solito abbiamo intorno a noi le cose materiali.
Così l’anima apprende a vivere come entità spirituale in un mondo di entità spirituali e la conoscenza intuitiva è in grado di illuminarne le esperienze inconsce.
Quelle esperienze hanno anche i lori effetti nella vita diurna, in quanto lo stato di salute;
la salute e la freschezza complessive del corpo umano sono un effetto postumo di quello che l’anima sperimenta ogni notte in mezzo alle entità delle stelle”.

RUDOLF STEINER O.O. 215

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